Atti preparatori del Catasto Austriaco - (Regno Lombardo Veneto, 1826) "Analisi sul prodotto degli orti della Città di Treviso" Copertina del fascicolo |
Durante le operazioni preparatorie
del Catasto Austriaco, negli anni ’20 del XIX secolo, furono analizzati nel
dettaglio prodotti, spese e ricavi di tre grossi orti esistenti in città:
l’orto detto "Al Gesù" che
si trovava nell’omonima contrada nei pressi dell’attuale Istituto tecnico
Riccati, fra via San Nicolò e il fiume Sile; l’orto Pasetti presso porta Santi 40
(nell’attuale “città giardino”) e l’orto
Manenti presso porta Altinia.
Ulteriori informazioni sulla "campagna in città" a pag. 282 di Sile, alla scoperta del fiume, 1989. Qui riporto i dati relativi all'orto del Gesù,
che confermano come i radicchi fossero sì presenti a Treviso nella
prima metà dell'Ottocento, ma considerati alla pari di erbaggi comuni,
senza alcuna particolare rilevanza economica.
Google Maps 2013 - Delimitata in rosso l'area in cui sorgeva l'orto del Gesù . |
Nelle due foto vediamo l'area in cui sorgeva l'orto del Gesù, a Treviso città, nel 1826 e nel 2013. L'orto (particella n. 1827 del Catasto Austriaco), era adiacente alla omonima chiesa e
convento già appartenenti all'ordine dei Francescani Osservanti. Gli
edifici monastici, costruiti all'inizio del Cinquecento, vennero
incamerati dall'erario in età napoleonica (inizio '800) e trasformati in
caserma (n. XXVII, nella mappa Salomoni) e
magazzini militari che a loro volta furono demoliti per cedere il posto
all'istituto tecnico Riccati nel 1920. (Cfr. Giovanni Netto, Guida di Treviso, Lint, 1988, pp. 400-402).
Analisi
Dell’Orto al Gesù di Proprietà
della Comune, e Regia Città di
Treviso. In Mappa alli N.
1398 = 1394 = e 1395 =
Pertiche N. 5.53 (1)
---
Annuo prodotto
del suolo
Quantità
600
|
Prodotto
Libbre
(2) di Bisi con la costezzia [piselli con la buccia]
|
Valore
unitario
0,06
|
Valore
complessivo
36,00 (3)
|
200
|
dette di Fagiuoli in grano [200
libbre di fagioli sgranati]
|
0,09
|
18,00
|
70
|
Manipoli di Sparisi [asparagi]
|
0,80
|
56,00
|
80
|
Libbre di Fragole
|
0,18
|
14,40
|
100
|
Mazzi di Seleno [sedano]
|
0,06
|
6,00
|
Per ricavo degli Erbagi minuti cioè
Radichi,(4) Insalate, e Simili in complesso
|
64,00
|
||
Dal Creno [cren, rafano - Armoracia rusticana]
|
4,00
|
||
4000
|
Piante di Brocoli
|
0,03
|
120,00
|
dai Pevaroni
|
4,00
|
||
15
|
Piante di varj frutteri d’incalmo
che si ricavano dalla conserva [appezzamento
riservato a vivaio]
|
9,00
|
|
dal Frambuè [lamponeto]
|
3,00
|
||
dalle Cipole
|
30,00
|
||
dal Aglio
|
3,00
|
||
dalli Fiori
|
16,00
|
||
dalla vendita di varie qualità di
Sementi
|
12,00
|
||
Totale
del suolo
|
395,40
|
Un
dato balza all'occhio in questo elenco: la mancata presenza nel 1826 di
ortaggi di cui oggi si fa grande uso, cioè pomodori, patate e
melanzane.
Tranne
un quantitativo pressoché simbolico di "pevaroni", niente solanacee.
Eppure dalla scoperta del Nuovo Mondo (da cui provengono pomodori,
patate e peperoni) erano passati più di tre secoli. È un' ulteriore
conferma di come i consumi e le mode alimentari cambino con il tempo; e
questo vale non solo per il nostro pregiato radicchio rosso di Treviso,
che all'epoca - a Treviso - tanto pregiato non era.
Gli ortaggi più coltivati erano
i piselli (6 quintali a baccello intero), i fagioli (2 quintali
sgranati), i broccoli (4000 piante). Discreta anche la produzione di uva
da tavola (14 quintali e mezzo). Da segnalare l’elevato valore degli asparagi.
A
prima vista la quantità della produzione può sembrare esagerata ma,
tenendo conto che si tratta di un documento con finalità fiscali
(determinare il valore del suolo in vista del nuovo catasto) va da sé
che semmai c’è il pericolo inverso, cioè che venga dichiarata una
produzione più bassa di quella reale.
In
ogni caso va ricordato che pur essendo un orto, la sua superficie era
pur sempre di oltre un campo trevigiano (mezzo ettaro). E per di più di
un terreno particolarmente fertile, con falda acquifera superficiale, a
poca distanza dal fiume, arricchito da un “concime scelto” che è facile
immaginare provenisse dai vicini stalli dei cavalli.
Orto del Gesù, Treviso - 1826 Prodotto del soprassuolo e spese |
Trascrizione
Prodotto del soprasuolo
Quantità
1450 |
Prodotto
Libbre d’Uva
sielta [scelta] detta da bilancia (uva da tavola)
|
Valore
unitario
0,06
|
Valore
complessivo
87,00
|
700
|
dette di
Frutta di varie qualità
|
0,08
|
56,00
|
dette dalle
Ficaglie [varie qualità di fico]
|
6,00
|
||
500
|
Fassinette
provenienti dalla pottatura delle Viti
|
0,02
|
10,00
|
[Totale]
Prodotto complessivo
|
159,00
554,40
|
Deduzioni
Spese Sforzose
8
|
Carra di
Concime Sielto
|
6,00
|
48,00
|
360
|
Canne così
dette Latole da porsi orizzontalmente alle Viti
|
[0,05]
|
18,00
|
360
|
Pali secchi
detti Scaloni da porsi verticalmente alle stesse Viti
|
[0,06]
|
21,60
|
360
|
Palme
seche dette Frasche per il medesimo oggetto (5)
|
[0,02]
|
7,20
|
300
|
Palme come
sopra dette Frasconi servienti per li Bisi
|
[0,06]
|
18,00
|
100
|
Manipoli
dette stroppe di Salice
|
0,06 [?]
|
10,00
|
Per acquisto
delle piantine Selvatiche ad uso della conserva dei frutti d’incalmo, Sementi
di varie qualità che non riescono in questo fondo
|
0,10 [?]
|
10,00
|
|
Complessivo delle spese forzose
|
132,80
|
Riporto £
132,80 £ 554,40
Mano dopera
N. 220 Giornate annue d’un Uomo Ortolano per la solcatura, potatura
delle Viti, mandopra, raccolta dei frutti, e Simili, in ragione [di Lire austriache al giorno] 1,14 - [Totale]
£.250,80
Per una Donna in assistenza sul
medesimo oggetto, per la raccolta delle Erbe e vendita alla Piazza di tutti li
prodotti giusto l’usitato il 20 per cento [?] - £ 111,28
[Totale manodopera] 362,08
[Spese complessive] 494,88
Residuano depurato £ 59,52
Aggiungasi quello che si ricavano dal
Legname Secco sopra det.o - 28,00
Totalità complessiva £ 87,52
Segue
l’analisi dell’orto Pasetti a Santi Quaranta con 700 chili di bisi, 150 di
fagioli, 40 mazzi di asparagi, 200 “manipoli” di sedano e 300 “reste di cipolle
…
NOTE
(1) Una pertica (censuaria)
= 1000 metri. La superficie dell’orto del Gesù era quindi di 5530 m2.
(2) Una libbra (censuaria) =
1 kg.
(3)
Lire austriache.
(4) I radicchi - evidentemente non ancora considerati alla stregua
del “radicchio rosso di Treviso” contemporaneo - sono equiparati agli “erbagi
minuti” il cui ricavo complessivo, pur doppio di quello di piselli e cipolle, è
circa metà di quello dei broccoli.
(5) Atole (latole = pertiche), scaloni e frasche ci ricordano
come, nella prima metà dell’800, il filo di ferro fosse ancora escluso dai
filari di viti. Nel nostro caso le viti erano sostenute da pali secchi
(scaloni) e i tralci s’intrecciavano fra loro, con l’aiuto di àtole di salice,
formando dei festoni, delle lunghe collane che si possono intravedere
osservando i particolari della mappa di Salomoni.
Questo tipo
di filari, in genere con le
viti maritate ad alberi (piantata padana), caratterizzava anche gran parte della
pianura padana.
* * *
PESI e MISURE pre-unità d'Italia
Il paragrafo 2 delle Nozioni Generali Territoriali degli “Atti preparatori” del Catasto Austriaco è dedicato ai PESI. Questo il testo integrale:
Il paragrafo 2 delle Nozioni Generali Territoriali degli “Atti preparatori” del Catasto Austriaco è dedicato ai PESI. Questo il testo integrale:
«Due pesi vi sono in corso in questa Città di Treviso, cioè la Libbra grossa, e la sottile.
La Libbra grossa viene usata nelle vendite dei commestibili, nel peso delle granaglie ed altro.
La Libbra sottile nelle vendite di generi Coloniali, e Seta.
La Libbra grossa si divide in Oncie 12 ed ogni oncia in Caratti 192.
La Libbra sottile si suddivide pure in Once 12, e l’Oncia in Caratti 121 ½
[Fin
qui le misure di peso usate a Treviso nella pratica corrente. Il
Catasto Austriaco usa però - per le misurazioni ufficiali - il nuovo
sistema
metrico decimale adottato in Francia dal 1795. Quindi…]
La
Libbra grossa di Treviso corrisponde a Kilogrammi, o Libbre nuove
Metriche, ossiano Decimali: 0, (Once) 5, (Grossi) 1, (Denari) 6,
(Grani) 7
[Cioè: 1 libbra grossa = 516,7 grammi, con ulteriori suddivisioni in once e caratti nell’uso corrente]
La Libbra sottile corrisponde a: [nuove libbre metriche] 0, (Once) 3, (Grossi) 3, (Denari) 8, (Grani) 9
[Cioè: 1 libbra sottile = 338,9 grammi] »
Il sistema metrico decimale, in vigore in Francia dal 1795, venne recepito con legge 27 ottobre 1803 del napoleonico Regno d’Italia e successivamente adottato - in maniera ufficiale, ma con difficoltà nella pratica quotidiana - anche dalle amministrazioni del Lombardo Veneto [e italiana poi]. (Zamara, 1847, pp. 6-7).
Carlo
Zamara era Direttore dell’I.R. Scuola
maggiore maschile di Vicenza e già ufficiale di Marina e professore di
matematica, socio di varie Accademie” (Zamara, 1847, frontespizio).
Buongiorno, per chi fosse interessato dispongo in eredità del volume sopra citato "Manuale di calcoli fatti pei ragguagli sulle misure e pesi del Regno Lombardo-Veneto e di Vienna" del 1847, chi fosse interessato mi contatti che mando le foto aleguida82@yahoo.it
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