Prima edizione della centenaria mostra del radicchio rosso di Treviso, giovedì 20 dicembre 1900. Cronaca di Giuseppe Benzi sulla Gazzetta di Treviso (giornale del pomeriggio). Vi è riportato in apertura un sonetto del trevigiano Giovanni Rizzi (1828-1889) scritto nel 1875 a Milano dove il poeta si era trasferito dopo i moti del '48. Una poesia che - inevitabilmente, viene da dire - associa il radicchio al fiume Sile e, come farà un secolo più tardi Alberto Albanese Jr., alla nostalgia per la città natale.
[La grafica dell'articolo è stata modificata per favorirne la leggibilità. NdC]
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(Trascrizione dell'articolo)
LA MOSTRA DEL RADICCHIO
La premiazione
Stamane ebbe effetto la ben ideata mostra del radicchio di cui ci siamo ieri largamente occupati. (1)
E ci piace anzitutto pubblicare il sonetto che il prof. [Giovanni] Rizzi dettò a Milano intorno al nostro radicchio ricordato nell'articolo di ieri:
Per una sporta di radicchio rosso venutami da Treviso
S'io faccio tanta festa a un'insalata
quanta i bimbi ne fanno ai lor balocchi,
non è perché di saporar la grata
purpurea foglia un gran desio mi tocchi;
o perché qui, sul desco, attiri gli occhi
e più le man dell'infantil brigata,
e un raggio anch'essa di letizia scocchi
da' bei colori in sì lieta giornata; *)
ma perché vien dal Sile, e una parola
di là mi porta, perciò le sorrido
ed è il cor che fa festa, e non la gola.
E le fa festa, perché i dì felici
dell'infanzia ricorda, e il patrio nido
e il giovin core de' miei vecchi amici
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*) Il giorno di Natale 1875.
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Stamane alle 9 sotto la Loggia del Palazzo dei 300, convennero circa 60 espositori presentando un'ottantina di campioni delle diverse varietà di radicchio, la più parte coltivata negli orti di S. Antonino, Dosson, San Giuseppe, Monigo, Castagnole.Notevole la mostra delle varietà provenienti da Castelfranco.
Ogni espositore ebbe il suo numero.
Alle 10 la Giuria, composta dai sigg. dott. cav. G. B. Zava, co. Giulio Oniga Farra, dott. Lorenzo Puppati, cav. Vito Gritti, Francesco Van Den Borre, co. Sigismondo Felissent, G. B. Gelsomini, Domenico Boscain e Bordignon Fortunato, (2) fece il suo giro fra i campioni prendendo i suoi appunti per la classifica.
Fra i campioni allineati circolò molto pubblico, ammirando e facendo acquisti.
Il giudizio generale è che, tenendo calcolo del tempo ristretto e della quasi improvvisazione del concorso, questo sia riuscito assai bene come primo tentativo e come promessa per un altro anno.
Sappiamo anzi che l'Associazione Agraria à in animo pel venturo anno di stabilire un vero mercato di Natale, ricompensando i coltivatori e in pari tempo favorendo lo smercio e rialzando il credito di questo nostro prodotto tanto ricercato.
* * *
Alle 10 3/4 la Giuria si ritirò nell'ufficio dell'Associazione Agraria e discusse in merito alle diverse varietà esposte, pronunciando quindi il seguente verdetto:
1° Premio (L. 15 e medaglia d'argento) (3)
N. 38 (rosso trevigiano) De Pieri Antonio detto Fascio (Dosson) (tenuta De Reali).
1° premio (L. 15 e medaglia di bronzo)
N. 17 (variegato) Basso Ermenegildo (Castelfranco).
1° premio (L. 15 e medaglia di bronzo)
N. 16 (id.) Bianco Domenico (Castelfranco).
I Premio (l. 15)
N. 9 (var.) Mezzavilla Giuseppe (San Antonino) [...]
L'articolo prosegue con i nomi degli altri vincitori:
Quattro secondi premi da lire 10 cad.
- Monego Andrea (rosso trevigiano), San Lazzaro
- Fantin Giovanni (rosso variegato), Santa Maria del Rovere
- Ongarato Augusto (variegato), Castelfranco
- Stocco Eugenio (id.), Castelfranco
Undici terzi premi da lire 5 cad.
- Bado Eugenio (rosso), Santa Bona
- Bortolin Virginia (id.), Sant'Antonino
- Reato Bortolo (id.), Sant'Angelo
- Sacilotto Giorgio (id.), Lughignano
- Dal Savio Luigi (rosso-variegato), Santa Maria del Rovere
- Ongarato Fortunato (variegato), Castelfranco
- Tronchin Angelo (rosso), Lancenigo
- De Grandi Augusto (variegato), Castelfranco
- Borsato Luigia (id.), Sant'Antonino
- Renosto Angelo (nero), Monigo
- Trentin Domenico (verde), Castelfranco
«A tutti i premiati l'Associazione Agraria rilasciò un diploma.»
Note
(1) - Con un articolo dello stesso Giuseppe Benzi, dal titolo Il radicchio trevisano (vedi alle pagine 196-197 di RAICI) che verrà riproposto - a brani o intero - per molti decenni, in occasione delle mostre o in articoli e pubblicazioni varie sul radicchio.
(2) In pratica il fior fiore dei proprietari terrieri trevigiani; d'altronde il "concorso" è organizzato dall'Associazione Agraria di Treviso diretta da Giuseppe Benzi.
(3) Le medaglie erano state offerte dalla ditta Zanetti e C. di Padova "esportatrice di ortaggi, frutta e cacciagione". (Gazzetta di Treviso, 17.12.1900)
* * *
Trascrizione dell'articolo con cui la Gazzetta di Treviso di lunedì 17 dicembre 1990
annuncia la prima edizione della mostra del radicchio invitando i produttori a partecipare numerosi.
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LA MOSTRA DEL RADICCHIO
Non dubitiamo - scrive il Contadino - che gli ortolani ed agricoltori andranno a gara per presentare i loro migliori campioni. Non tutti i coltivatori saranno premiati, si sa; però tutti impareranno qualche cosa, osservando la varietà, lo sviluppo, la sbianca di tanti campioni; così questo primo concorso insegnerà come si debba prepararsi per l'avvenire.
Imperocchè la Associazione agraria intende ripetere ogni anno questo concorso ed istituirne anche per altri ortaggi, quali la verza, i capucci, i broccoli ecc.
Le due varietà, quella variegata e quella rossa antica, saranno giudicate separatamente, non potendosi apprezzare alla stessa stregua.
Non manchino dunque all'invito i coltivatori di radicchio, e siano giovedì prossimo al loro posto. Dopo tutto non si va incontro a spese ed a gravi disturbi. Basta mettere in un cestello, o canestro, un paja di chilogrammi del miglior radicchio che si ha, e portarlo giovedì mattina in piazza dei Signori, sotto la Loggia, in Treviso. Nessuna domanda d'iscrizione occorre, nessuna spesa, nessuna tassa c'è da sostenere. In due ore o poco più, tutto sarà finito.
Anche se non si otterrà il premio sarà sempre buona cosa mostrare della bella insalata e venderla poi a prezzo rimuneratore.
In occasione della mostra orticola la benemerita Presidenza della Camera di Commercio ha deliberato di assegnare una medaglia a quel negoziante che dimostrerà d'aver esportato dalla provincia di Treviso, nella prossima stagione invernale, la maggior quantità di radicchio rosso e variegato.
La deliberazione della Camera di Commercio è certamente indovinatissima e la Presidenza dell'Associazione Agraria, sarà ben lieta dell'appoggio che le viene da una Istituzione, colla quale ha comune lo scopo, quello di promuovere e tutelare gli interessi agricoli industriali e commerciali della provincia.
I concorrenti alla medaglia per l'esportazione dovranno presentare domanda alla presidenza della Associazione Agraria, prima del 15 marzo p. v., corredandola di documenti atti a dimostrare l'ammontare dell'esportazione.
*
La Presidenza dell'Associazione Agraria Trevigiana ci prega di annunciare che la ditta Zanetti e C. di Padova esportatrice di ortaggi, frutta e cacciagione, ha offerto tre medaglie una d'argento e due di bronzo, da assegnarsi, oltre ai premi in danaro, ai tre migliori campioni di radicchio che verranno esposti alla Mostra di giovedì prossimo.
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Per dare un'idea fin d'ora del successo che si prepara all'iniziativa della nostra associazione possiamo assicurare che gli espositori supereranno il centinaio e toccheranno forse i cento cinquanta. Non è poco.»
La previsione si dimostrerà troppo ottimistica: in realtà parteciperanno alla prima mostra 56 espositori con 78 campioni di radicchio.
Ma la lunga storia era ormai iniziata...
La previsione si dimostrerà troppo ottimistica: in realtà parteciperanno alla prima mostra 56 espositori con 78 campioni di radicchio.
Ma la lunga storia era ormai iniziata...
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