"Cavar radici" - La raccolta del radicchio rosso tardivo di Treviso

Per lunghi anni la raccolta del radicchio rosso tardivo di Treviso è stata fatta a mano - con l’ausilio di un semplice vangheto e di strope per legare i mazzi - da gruppi famigliari che, con il passare delle generazioni, sono diventati sempre meno numerosi.

Ragazza con due radicchi rossi di Treviso.
Famiglia Lorenzo Favaretto (Dosson).
La Gazzetta del Contadino, dicembre 1929.

Raccolta del radicchio rosso di Treviso.
Famiglia Lorenzo Favaretto, Dosson.
La Gazzetta del Contadino, dicembre 1929.

Raccolta degli ultimi radicchi rossi tardivi di Treviso 
a casa mia, febbraio 1978.

Raccolta manuale del radicchio rosso di Treviso, ottobre 1984.
Famiglia Dotto, via Torre d'Orlando, Treviso-S. Angelo.
Da sx: Giovanni, Silvio e Angelo + Toni Grespan.

Raccolta del radicchio rosso tardivo di Treviso, 2 gennaio 1985.
Famiglia Franceschini, via Priamo Tron, S. Angelo (TV).

Raccolta manuale del radicchio rosso tardivo di Treviso.
Silvio Dotto carica sul carro un mazzo legato ancora
con vimini (strope, Salix vitellina) - S. Angelo TV, ottobre 1984.

Raccolta del radicchio rosso tardivo di Treviso 
con vanga e scarpone, nel fango. Mia sorella, febbraio 1992.

Radicchio rosso tardivo di Treviso: raccolta manuale 
a San Lazzaro di Treviso. (25 novembre 2013)

Agli albori della meccanizzazione

Un semplice aratro o una lama autoprodotta e applicata nel retro del trattore furono i primi strumenti utilizzati per agevolare la raccolta, a partire dagli anni ’70 del secolo scorso.

Solo dai primi anni Novanta iniziò a diffondersi la macchina raccogli-radicchio (e solo nelle aziende di una certa consistenza).

Raccolta del radicchio rosso tardivo di Treviso
con l'aiuto di un aratro (vassuro).
Giorgio Favaron, Zero Branco - 1980 ca.

1992 - Barra con lama per raccolta del radicchio rosso di Treviso
prodotta dalla ditta Vendrame di Silea. Guida il trattore 
Landini 6500 mio nipote Lorenzo Pavan

Radicchio rosso di Treviso. 
Particolare della lama agevolatrice della raccolta.
Famiglia Geremia Pavan, Sant'Angelo sul Sile, 1992.