Antica mostra del radicchio rosso di Treviso e variegato di Castelfranco. (Treviso, seconda metà anni '50) Il fotografo (citato come Bianchin: con tutta probabilità il giornalista-scrittore Pier Maria Banchin) ha voluto mettere in risalto - più che il radicchio e i produttori - l'intreccio delle grosse strope (vimini) con cui la corba è costruita. Quasi una collana, piccolo capolavoro di abilità contadina. Le grandi corbe ricolme di radicchio variegato, a Castelfranco chiamate crigole, sono foderate con foglie di verza. Foto posta in apertura dell'articolo "Il Radicchio del Trevisano" di Giuseppe Mazzotti pubblicato su Le vie d'Italia nel marzo del 1960. |
Altro tipo di corba, sempre in vimini, utilizzata per contenere il radicchio rosso di Treviso. Siamo nella stalla della famiglia Vincenzo Schiavato, via Ghirada, S. Lazzaro (TV) Fine anni '50, inizio anni '60. Per la storia di Vincenzo Schiavato, orticoltore pluripremiato all'antica mostra del radicchio rosso di Treviso, vedi RAICI, pagine 77-82. |
Corba utilizzata dai contadini di Dosson (Treviso) per trasportare il radicchio rosso al mercato di Rialto a Venezia. Nella foto, da sx: Berto e Luciano Biscaro. Specialista nella produzione delle corbe dossonesi era l'artigiano Giuseppe Pinarel - Bepi Sestèr (letteralmente Giuseppe il cestaio ), abitante lungo il Terraglio, Alle Grazie. (Vedi pag. 121 di RAICI) |
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